L'importanza di un buon drenaggio per la salute dei nostri animali
MATRICE EXTRACELLULARE
Dal momento in cui si è cominciato ad interpretare il Tessuto connettivo non più come una struttura inerte con l’unica funzione di supporto meccanico ma come una componente vitale e dinamica di ogni organo, gli studi sulla Matrice Extracellulare (Extra Cellular Matrix – ECM) sono diventati sempre più numerosi ed approfonditi. L’ECM infatti non è solo tessuto di sostegno inerte, intercapedine tra l’Apparato vascolare e le cellule; al contrario l’ECM è una componente vivente e dinamica di tutti i Tessuti, continuamente soggetta a rimodellamento strutturale e coinvolta in numerosi processi fisiologici (è nell’ECM, per esempio, che avviene il traffico di molte cellule del Sistema Immunitario) e patologici (è l’ECM il terreno di battaglia del fenomeno infiammatorio).
Tra le funzioni dell’ECM spicca quello di barriera/filtro molecolare meccanico ed elettrostatico. Plasticità e rigidità della matrice extracellulare rappresentano le condizioni istologiche che scandiscono salute e malattia dell’intero organismo. La plasticità permette il flusso di un gran numero di cellule e molecole nel Tessuto connettivo. Il sovraccarico di tossine rende questo flusso sempre più lento in un’ECM virata verso la rigidità. L’overload tossinico altera inoltre la capacità di autoregolazione dell’ECM e la sua naturale alternanza circadiana tra prevalente FASE SOL (3:00 am - 3:00 pm) e prevalente FASE GEL (3:00 pm - 3:00 am) che correla con la condizione di infiammazione fisiologica necessaria per neutralizzare quotidianamente il carico tossinico penetrato nel Sistema. È allora che nel tentativo di neutralizzare il sovraccarico tossinico, la matrice dilata il suo naturale, biologico, opportuno tempo di infiammazione fisiologica prolungandolo in una condizione di persistenza. In questo modo, nel tentativo di preservare la propria omeostasi, esalta il proprio potere infiammatorio perdendo la capacità di autoregolazione. Si assiste così al viraggio da infiammazione fisiologica a infiammazione cronica di basso grado (infiammazione patologica).
IL DRENAGGIO
“Un buon drenaggio è la metà di una buona terapia” H-H. Reckeweg
QI Padri dell’Omotossicologia hanno posto le terapie di drenaggio al centro di ogni planning terapeutico; ogni terapia dovrebbe sempre essere accompagnata da una opportuna strategia di drenaggio.
Con l’evoluzione dell’Omotossicologia in BrSM ( Bioregulatory Systems Medicine) questo concetto si è ancor più rafforzato. La progressione dallo stato di salute a quello di malattia è dovuta ad un aumento dei livelli di disregolazione di uno o vari networks e ad una diminuita capacità di autoregolazione degli stessi. Da un punto di vista anatomo-patologico i livelli di intossicazione variano da assenza di modificazioni strutturali (tessuto normalmente differenziato) fino a presenza di modificazioni istologiche strutturali già evidenti (displasia/metaplasia).
Oltre all’esame obiettivo, un’accurata indagine anamnestica può indirizzare alla corretta stadiazione dello stato di intossicazione e alla conseguente strategia terapeutica. Le opportunità di utilizzo clinico delle terapie di drenaggio sono molteplici e la loro applicazione secondo un approccio personalizzato al paziente può condizionare in senso positivo l’intera strategia terapeutica, accelerarne gli esiti, favorire una prognosi positiva.
OVERLAPPING THERAPY
L’uso del drenaggio come terapia in overlapping con altri farmaci è di grande utilità perché - Riduce gli effetti avversi dei farmaci di sintesi - Garantisce una migliore efficienza della risposta immunitaria - Aumenta l’efficacia della terapia con farmaci di sintesi e ne riduce i dosaggi
Il Drenaggio può essere utilizzato come Terapia di Overlapping in associazione a qualunque farmaco di sintesi: dagli antibiotici ai vaccini, dai corticosteroidi agli antiallergici e molti altri.